trubbolo
anche trubbulo
Si dice di situazione problematica, intricata, difficile da gestire o risolvere, spesso caratterizzata da disordine, tensione o confusione. In senso esteso, può indicare anche un guaio imminente o una condizione emotiva o sociale complicata. È una parola usata con tono serio o allarmato, ma anche in chiave ironica o rassegnata, secondo il contesto.
Etimologicamente, deriva dal francese trouble (“guaio, turbamento”), a sua volta dal latino turbidum (“torbido, agitato”), con evoluzione fonetica tipica del siciliano.
Trubbulu è ciò che rompe l’equilibrio, crea agitazione e costringe ad affrontare una realtà complicata. Può essere qualcosa di pratico (un imprevisto, una difficoltà), ma anche un malessere interiore o una tensione latente che “non fa stare tranquilli”.