• maranza

    1

    Termine attribuito ai classici ragazzi "di strada" degli ultimi anni che circolano spesso in comitive numerose.

    Sono riconoscibili dalla classica permanente caratterizzata da cespugli talmente ricci che manco i peli del pube lo sono così tanto, dal borsellino (tendenzialmente contraffatto) marcato gucci, versace o louis vuitton, dalla consueta tuta "tech" marcata nike e dalle cosiddette "tn", nonché delle paia di scarpe avente pur sempre l'ononima marca derivante dalla scultura ellenistica di samotracia.

    Hanno un modo di atteggiarsi più che scortese, fanno parecchio casino, sono oltre a ció "fintamente criminali" ed è loro indole essere l'incrocio ideale la persona truzza e quella rozza.

    Le loro conversazioni sono caratterizzate da toni molto (se non di più) volgari ed iniziano spesso con espressioni equivalenti al "fra" o "bro" (abbreviazioni dei rispettivi termini "fratello" e anglosassone "brother) con tanto di termini stranieri, difatti ne è esempio" sacoche"(termine francese ai borsellini).

    Cfr. truzzo, tamarro, coatto, boro

    Esempi

    • «Bro, quello li da quanto fa casino pare un maranza.»

    • «Bro, quello li sembra un maranza con la sacoche di LV.»

    • «Fra, hai visto quello? È diventato un maranza.»

    • «TN, tuta stile francese, bandana e borsellino Louis Vuitton… È sicuramente un esemplare di maranza.»

  • maranza

    2

    Parola gergale, ironica e sarcastica per definire una persona che aderisce a determinati gusti di modelli nel vestirsi, locali da frequentare, forma di parlare, interessi. Parente del tamarro.

    Cfr. tamarro, cuozzo, truzzo, zarro, coatto, burino, mammoriano

    Esempi

    • «Zio che occhialata da maranza c'hai oggi.»

    • «Ecco che arriva quel maranza, sgommando con la Golf 1.1 di terza mano camuffata da GTI e l'unz-tunz a tutto volume, facciamo finta di non conoscerlo.»

    Reg. Lombardia
  • maranza

    3

    Persona giovane, vistosa e volgare nei modi, prevalentemente di sesso maschile. Equivale a coatto, truzzo, tamarro.

    Cfr. coatto, truzzo, zarro, tamarro

    Esempi

    • «Oggi sono stato alle giostre ed era pieno di maranza.»

    Reg. Liguria
  • maranza

    4

    Il classico tamarro di periferia delle città lombarde. Lo riconosci dai ricciolini, dalla tuta Nike o Lacoste, dalle TN e dal borsello Louis Vuitton rigorosamente tarocco ("Fra ti giuro che è vero" -cit). È quasi sempre associato alla piccola criminalità. Passa le serate a far brutto con il suo gruppo di maranza, per poi sfrecciare via in monopattino nel caso le cose si mettano male.

    Cfr. boro, cuozzo

    Esempi

    • L: «Hai visto Samy? E' diventato un maranza.»

      G: «Va così, che possiamo farci.»

    Reg. Lombardia
  • maranza

    5

    Esemplare maschio, e a volte femmina, altamente riconoscibile da capelli o ricci o con il cosiddetto ciuffo etrusco per i maschi, tuta Tech Nike e Air Force o TN anche loro rigorosamente Nike.

    Si aggira in gruppo per le periferie delle città (soprattutto Milano) facendo casino, sfrecciando su un monopattino rubato, ascoltando rondo con le casse a volume molto alto e ballando lo sturdy.

    Sono caratterizzati anche dalla presenza di un borsello Gucci o Louis Vuitton palesemente finto e tra loro si chiamano spesso bro e fra.

    Figlio del tamarro e cugino del cuozzo.

    Cfr. cuozzo, tamarro

    Esempi

    • «Le ragazze ormai preferiscono tutte i maranza.»

    Reg. Lombardia
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